Storia Tarocchi

I tarocchi sono un antico sistema di carte che risale al XV secolo, originario dell’Europa. Ogni mazzo di tarocchi è composto da 78 carte, suddivise in due sezioni principali: gli Arcani Maggiori e gli Arcani Minori. Gli Arcani Maggiori, costituiti da 22 carte, rappresentano archetipi e paterni simboli universali, mentre gli Arcani Minori, formati da 56 carte, sono suddivisi in quattro semi simili a quelli delle tradizionali carte da gioco. Queste carte sono utilizzate per vari scopi, inclusi la divinazione, la meditazione e la riflessione personale.

L’ origine dei Tarocchi risale alla metà del XV secolo nell’Italia settentrionale. Il termine “tarocchi” potrebbe derivare dal francese antico “taraux” o dall’arabo “turuq”, che significa “sentieri”.

Storia dei Tarocchi

Le prime testimonianze dei tarocchi risalgono al XV secolo, con mazzi come i Tarocchi Visconti-Sforza, commissionati dalla famiglia Visconti di Milano. Questi mazzi erano utilizzati per il gioco e presentavano una struttura composta da quattro semi tradizionali (coppe, denari, spade e bastoni) e una serie di carte aggiuntive chiamate “trionfi” o “arcani maggiori”.

Nel corso del XVII e XVIII secolo, i tarocchi si diffusero in varie parti d’Europa, raggiungendo una notevole popolarità. Alla fine del XVIII secolo, vennero associati alla cabala e ad altre tradizioni pseudomistiche, come quelle magico-religiose egiziane. In questo periodo, le carte iniziarono a essere chiamate “arcani” e comparvero figure come sfingi e lettere ebraiche nei mazzi.

Struttura del Mazzo

Un tipico mazzo di tarocchi è composto da 78 carte, suddivise in due gruppi principali:

  • Arcani Maggiori: composti da 22 carte con immagini simboliche, numerate da 0 a 21. Tra queste, il Matto (0) ha un ruolo particolare nel gioco e nella cartomanzia.
  • Arcani Minori: composti da 56 carte suddivise in quattro semi (coppe, denari, spade e bastoni), ciascuno con dieci carte numerali (dall’asso al 10) e quattro figure di corte (fante, cavaliere, regina e re).

Tarocchi e Cartomanzia

L’associazione dei tarocchi con la cartomanzia ha origine nel XVIII secolo, grazie ad Antoine Court de Gébelin, un ecclesiastico francese che per primo li collegò all’antico Egitto. Nel 1781, de Gébelin pubblicò le sue teorie sulle origini dei tarocchi, ipotizzando che fossero una rappresentazione simbolica creata dai sacerdoti egizi e successivamente diffusa in Europa.

Da allora, i tarocchi sono stati utilizzati come strumento di divinazione e introspezione, con interpretazioni basate sui significati simbolici delle carte. Gli arcani maggiori sono considerati particolarmente significativi nella cartomanzia, rappresentando archetipi universali e temi fondamentali dell’esperienza umana.

Mazzi Storici di Tarocchi

Nel corso dei secoli, sono stati creati diversi mazzi di tarocchi, ciascuno con caratteristiche distintive, per esempio:

  • Tarocchi di Marsiglia: uno dei mazzi più noti, caratterizzato da illustrazioni stilizzate e colori vivaci. È composto da 78 carte, con i quattro semi tradizionali e 22 trionfi, tra cui il Matto.
  • Tarocchi del Mantegna: due serie di incisioni italiane del XV secolo, attribuite in passato ad Andrea Mantegna. Questi mazzi presentano figure allegoriche e simboliche, con influenze dell’arte rinascimentale.

Tarocchi nella Cultura Popolare

I tarocchi hanno influenzato vari aspetti della cultura popolare, apparendo in film, serie TV, manga, fumetti, giochi di ruolo e videogiochi. La loro presenza in questi media contribuisce a mantenere viva la tradizione dei tarocchi e a renderli accessibili a un pubblico sempre più vasto.

Conclusione

I tarocchi rappresentano un affascinante connubio di arte, storia e simbolismo. Originatisi come carte da gioco nell’Italia del XV secolo, hanno attraversato secoli di evoluzione, assumendo significati esoterici e diventando strumenti di divinazione e introspezione. La loro influenza perdura nella cultura contemporanea, testimoniando la loro rilevanza e il loro fascino senza tempo